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Anastasia Krupnik

Nel primo volume della serie, la giovane Anastasia si trova alle prese con la popolarità, una verruca sul pollice, il nuovo arrivo del fratellino Sam…
Se è vero che Anastasia è una grande lettrice, è anche vero che scrive molto: elenchi, compiti scolastici, poesie, liste di vario tipo...
Scrivere le risulta piuttosto semplice grazie alla sua fertile e sfrenata immaginazione.

 

Anastasia Krupnik aveva dieci anni, i capelli dello stesso colore della zucca e quattordici lentiggini sul naso (più altre sette in posti che preferiva che la gente non sapesse). Portava un paio di grandi occhiali tondi come gli occhi di un gufo, che si era scelta personalmente.

 

 

“Come ti chiami? Hai dei capelli bellissimi”.
“Anastasia”. Gliel’aveva già detto e ridetto.
— La maggior parte della gente ricorda i nomi dei propri nipoti — pensò furiosa — e anche i loro compleanni.
“Anche i capelli del mio bambino sono di questo colore. Si chiama Myron”, disse l’anziana signora.
— Accidenti — pensò Anastasia. — Myron ha quarantacinque anni, dorme sul divano ed è calvo.
“Myron è un bravo bambino”, proseguì la nonna sognante. “È più bravo dei suoi fratelli e fa sempre i compiti. Tu li fai i compiti, piccolina?”
“Di solito sì. Ma non mi piace molto l’aritmetica”.
“Myron è il più piccolo e allora lo vizio un po’. I suoi fratelli sono tutti molto più grandi e si divertono a prenderlo in giro”.
Anastasia guardò suo padre, era difficile immaginarselo da piccolo mentre i suoi fratelli maggiori lo prendevano in giro. Aveva la bocca aperta e russava leggermente; gli occhiali gli erano finiti sulla fronte e gli schiacciavano le sopracciglia. Era alto un metro e novanta e i piedi gli sporgevano dal divano fin quasi a toccare l’edera svedese che cresceva lì accanto in un vaso blu.
“Il tuo piccolo Myron è mio padre”, disse educatamente alla nonna sperando che lei capisse.
Ma lei si limitò ad accarezzarle ancora un po’ i capelli con le sue esili mani e a guardare fuori dalla finestra. “Hai fratelli, piccolina?”
Anastasia sospirò. “Non ancora”, disse. “Però a marzo ne avrò uno. Mia madre e mio padre hanno detto che posso scegliere il suo nome. A te che nomi piacciono, nonna?”
Non che le importasse. Aveva scritto il nome che aveva scelto in un angolino in fondo al suo quadernetto verde e non aveva cambiato idea. Quel nome sarebbe servito da lezione al bambino e anche ai suoi genitori.
“Sam”, disse sua nonna.
“Sam è un bel nome”.

 

 

rassegna stampa

Anastasia Krupnik

€ 14,00Prezzo

LOIS LOWRY

Vincitrice di due medaglie Newbery, già autrice di The Giver e de La famiglia Sappington (adattato a cartone da Netflix), Lois Lowry è una scrittrice di libri per ragazzi amata e tradotta in tutto il mondo.

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