Il mondo di Anastasia viene turbato dall’arrivo di uno zio dalla California e dalla visita, a scuola, di alcuni educatori internazionali.
Mentre a casa non è facile spiegare al fratellino Sam come comportarsi con chi ha subìto la perdita di una persona cara, a scuola i problemi non finiscono: l’arrampicata su corda è la nuova sfida che la scoordinata Anastasia deve affrontare.
Questa vita movimentata e ricca di problemi legati all’adolescenza è lo
spunto perfetto per gli articoli di giornale che lei scrive in vista di una promettente carriera da giornalista.
Anche questa volta Lois Lowry ci porta con leggerezza e ironia alla scoperta del complesso e movimentato mondo di Anastasia Krupnik.
 
Tra uno zio affascinante, il divorzio dei genitori dell’amica Daphne, una cotta per l’insegnante di educazione fisica e una fune su cui  arrampicarsi, queste pagine ci portano all’interno della quotidianità di una ragazza vivace, con problemi che affliggono i tredicenni di tutti i tempi.
 
 
“Sam è impegnato. George sta leggendo nello studio, papà non è ancora tornato dal lavoro e i preparativi per la cena possono aspettare ancora un po’. Quindi, Anastasia, noi ce ne andiamo in garage”, concluse sua madre.
“Siamo io e te, bambina; conquisteremo quella corda ad ogni costo”.
“Davvero?” Anastasia si alzò, spostandosi i capelli dagli occhi.
“Davvero”, rispose sua madre.
“Chiedimi Chi?”
“Chi?”
“Anastasia Krupnik…” disse sua madre.
“Cosa?”
“Ha padroneggiato la difficile arte dell’arrampicata su corda…”
“Quando?” disse Anastasia con un gran sorriso.
“Proprio questo pomeriggio…”
“Dove?”
“Nel garage dei Krupnik…”
“Perché?”
“Perché non sarebbe stata l’unica ragazza di seconda media col compito di suonare il fischietto, non di fronte a Wilhelmina Willoughby, la più affascinante professoressa di ginnastica della città, e un’intera banda di stranieri in visita.
E perché sua madre era inamovibile sul fatto che ci sarebbe riuscita!"
 
 
 
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