Anastasia Krupnik ha un nuovo problema. Un compito di seconda media le chiede di scegliere la sua futura carriera lavorativa. Com’è possibile sapere a tredici anni cosa si farà da grandi? E come ci si può preparare per una vera carriera quando non si riesce nemmeno a preparare un tema senza dieci o dodici false partenze?
L'incontenibile Anastasia sceglie dapprima un corso per  modelle, collezionando un cast di personaggi unici lungo la strada, poi si accorge di avere forse un futuro altrove...
 
 
“Tutte le persone del mondo sciano, tranne me”, annunciò Anastasia mentre prendeva un’altra fetta di dolce. Era una torta di mele, una delle sue preferite.
“Io non scio”, disse suo fratello, Sam, con la bocca piena.
“Sì, ma tu hai solo tre anni”, gli fece notare Anastasia. “Tutti gli altri sciano”.
La signora Krupnik, madre di Anastasia, si pulì la bocca con un tovagliolo di carta. “Il signor Fosburgh, quello che vive dall’altro lato della strada, non scia”, commentò.
“Il signor Fosburgh è in sedia a rotelle da trentaquattro anni”, disse Anastasia.
“Tutti gli altri sciano”.
Il padre di Anastasia alzò gli occhi. “Ho letto poco fa un articolo che parlava di alcune tribù del deserto del Kalahari, in Africa. Non menzionava lo sci”.
Anastasia rivolse uno sguardo disgustato a tutta la famiglia. Non era facile, perché significava che doveva mantenere un’aria disgustata mentre girava piano la testa per guardare prima Sam, poi sua madre e infine suo padre.
 
 
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